Tratto da ” Il Mensile della Valdichiana“
Calcit Valdichiana: appello alla Asl e ai Comuni della Valdichiana
La forzata interruzione Progetto Scudo è stato il primo punto in discussione del cda Calcit Valdichiana, un servizio garantito per 15 anni è naturale che lasci tra la popolazione preoccupazioni e dubbi anche per il futuro. «Con rammarico dobbiamo dire che le nostre raccomandazioni alla Asl e amministrazioni locali sembrano cadere nel vuoto anche se il presidente della Conferenza dei sindaci Luciano Meoni, ha promesso che le criticità da noi segnalate verranno portate all’attenzione dei vertici Asl in prossimo incontro della conferenza dei sindaci», spiega il presidente del Calcit Valdichiana, Giovanni Castellani (foto). Tra le conseguenze più evidenti c’è quella per cui a pagare le deficienze della sanità pubblica non sono stati soloi malati di Coronavirus ma in modo più evidente proprio i malati di tumore a causa dell’interruzione di esami e talvolta anche per la mancanza di un posto letto di terapia intensiva. Una serie di criticità che hanno aggravato il malato sia nel fisico ma anche nel morale. In particolare la Valdichiana dopo la chiusura dell’hospice di Foiano per far posto a pazienti dal Valdarno ha visto dirottare i malati su Nottola e Arezzo facendo mancare quel rapporto con i propri cari necessario nei momenti di difficoltà.
«Si è convenuto di chiedere quanto prima il ripristino del servizio a Foiano ma in futuro anche la possibilità di aprire alcuni letti al Santa Margherita – afferma Castellani Come Calcit non abbiamo la pretesa di sostituire le strutture amministrative politiche o imprenditoriali del territorio ma vorremmo lavorare insieme per trovare fondi affinché l’Ospedale Santa Margherita venga dotato di nuove apparecchiature per la prevenzione e l’individuazione del tumore, in particolare la diagnostica per immagini, la mammografia, e un centro oncologico secondo gli standard di oggi». Durante il periodo di pandemia è stata rinnova ta la convenzione per la Borsa di studio triennale (ultimo anno scadenza 31 Marzo 2021) con la psicolo ga oncologa Lucia Pitti che ha fatto pervenire un report molto dettagliato sul lavoro svolto fino ad oggi.
Si evince dal numero dei pazienti e dagli incontri avuti, che i tempi sono maturi per una presenza fissa del professionista non scartando l’ipotesi di aumentare le ore di presenza e l’estensione del servizio, se necessario, anche alla famiglia.